giovedì 5 giugno 2014

PERDER TEMPO
Lo vedo disteso sul letto, guarda fuori dalla finestra ma non c'è nulla che cattura la sua curiosità. E' uno di quei giorni in cui il suo spirito s'affatica senza rimedio. Un pensiero lo tormenta e se tutto andasse peggio peggio di come va. La radio accesa sull'unica stazione che riesce a sopportare. La notte è vicina gli basta crederci e poi cercare d'adattarsi... Si chiede ancora una volta come si può finire così. Guarda di nuovo fuori e proprio allora pensa al giorno dopo la sua morte. Sa che nulla cambierà lo sa più di tutte le cose che riesce ad immaginare. E allora pensa alle persone che ama ancora... Il giorno dopo la sua morte non cambierà nulla gli sopravviverà tutto ciò che ha sempre combattuto tutto........ UN PENSIERO SERIO E se avessi avuto un altro figlio o figlia? Certo ci sarebbe stato qualche dispiacere. Non mio no. Un altro figlio un'altra madre chissà... Ho bisogno di un altro caffè Intanto la guardia annuncia la messa dall'altoparlante. Sorseggio il caffè e do un'occhiata ai necrologi sul giornale sono sempre all'ultima pagina e sì dopo aver sfogliato e letto stronzate la gente si ritrova un po' di morti alla fine. Alla fine c'è sempre la morte... E poi mi viene da pensare che non voglio rotture di cazzo. Il pane tarda ad essere distribuito. Ho una mozzarella fuori la finestra. Oggi pane e mozzarella. Leggo gli appunti "salienti" della mia agenda 2014. 1 gennaio. Ultimo colloquio (...) 30 novembre 2013 4 gennaio : Pacco con scarpe 14 gennaio: Notte insonne, chissà perchè eh! 25 gennaio: Niente colloquio, solo pacco 23 febbraio: La galera preserva, la libertà stravolge. 8 aprile : Sono 47 primavere e non ho più niente, se avessi solo una certezza, una sola, una. Colloquio (qualcosa da mangiare) Arrivato cumulo (03-10-2039) La guardia chiama un nome che conosco lo chiama per il colloquio. E' arrivato il pane. E' per due giorni. Mi farò un panino con la mozzarella che è fuori la finestra prima però mi conviene guardare la scadenza. Ma il tempo fa schifo non credo si sia guastata e poi sono solo due giorni che è lì. Altro nome un altro per il colloquio andate andate. I pacchi vanno e vengono sento il rumore della carta lo sento standomene rintanato qui dentro ma no voglio rotture di cazzo. Magari dopo che tutto questo sarà finito. Quando le cose torneranno alla normalità. Potrò spiegare com'è che ho passato questo periodo di merda per esempio. ALMENO OGGI Ci risiamo. Sono riuscito a consolare la mia disperazione. Manca ancora un po'... un po' ancora... E' ora di smetterla di perder tempo! Nessuno ha colpa questa scelta è mia ma ora è anche l'unica che ho. Vorrei tanto capire cos'è che pensi cos'è che vuoi dopo un po' di anni sono ancora qui che cerco di capire. Ci sono state così tante occasioni che potevamo fare a meno di disfarci in questo modo. Avrei voluto qualcosa d'indissolubile c'ho solo creduto ma poi c'è sempre qualcosa o qualcuno che riesce a farci trascurare le nostre certezze. E' quasi impossibile per me quasi ma è così dovrei farmene una ragione? Dovrei ma per oggi so solo che ci risiamo. Oggi sono riuscito a consolare la mia disperazione oggi almeno.

venerdì 30 maggio 2014

DIMMI TUTTO

Affronto un altro giorno e te
è quasi inevitabile ormai.
Arrivi senza un motivo
un motivo apparente.
Aspetto che esca il caffè.
Fuori pioviggina 
neanche il tempo pare convinto sul da farsi.
Maggio non fa il suo dovere
così come nessuno ha fatto quel che doveva.
E' questo quel che penso.
Verso il caffè
un tovagliolo di carta fa da piattino.
Ne è passato di tempo per me
i giorni li ho contati tutti
tutti
senza tralasciarne uno.
Accendo un'altra sigaretta.
Spero che oggi non sia come ieri
ma ormai inizio a stancarmi di tutto
sono fuori sintonia quì dentro.
Quel che so è che ti affronto ogni giorno
tutt'a un tratto arrivi
come uno schiaffo...
Il passato si ripresenta ogni giorno
e lo fa quando meno me l' aspetto.

IL PUNTO, APPUNTO

Stancarmi è inevitabile
è facile...
Il mattino pare promettere più di quel che darà.
Cerco di aggirare il futuro
non ho la forza per pensarci.
Mi sono sempre svegliato presto
continuo a farlo.
Vorrei non illudermi più.
Vorrei essere lasciato in pace.
Nessuno che ti dica più niente.
Nessuno che ti faccia promesse.
Nessuno che ti regali false speranze.
Nessuno che ti dica d'amarti.
Nessuno che ti ricordi che ti starà sempre vicino.
Non vorrei più niente di tutto ciò che ho già sentito.
Ma non è facile rinunciare alla speranza
non lo è.
Ho solo bisogno di stancarmi di più
e sarà inevitabile
facile...
E' questo quello che aspetto.
Cercherò di darmi una mossa.

C'ERA UN TEMPO
Ci si sogna sempre l'amore qui.
Tutto viaggia e passa per questo tempo assurdo
niente è più naturale.
Corpi
nient'altro che corpi.
La luna viaggia in alto stasera
da quì non la vedo
ma so che è lì da qualche parte.
Tutto questo mi fa pensare all'amore.
Tutto quello che desidero è lì da qualche parte.
C'era un tempo
un tempo per cose diverse.


LE COSE CONTINUERANNO A FINIRE

Ho da cambiare le lenzuola.
Dovrei
devo.
Mi viene alla mente quando il letto era sempre disfatto.
Persino quando t'aiutavo a cambiare le lenzuola.
Stavamo insieme
all'epoca.
Ma andavamo tutti e due da qualche altra parte
senza saperlo
forse senza volerlo.
Ricordo il caffè a letto
e poi mangiare e scherzare prima e dopo aver fatto all'amore.
Gli squilli
le telefonate
i messaggi
rose
i sorrisi
i gufetti
quello di Capodimonte
Insomma tutto quello che un tempo girava intorno a noi.
Poi però sono cambiate un po' di cose...
Io me ne sono rimasto qui
inevitabilmente.
E qui tutto quello che ricordo è un po' diverso da quello che forse ricordi tu...
Poi abbiamo iniziato con lunghi silenzi
anche per telefono era così.
Non ci dicevamo più niente
non avevamo più niente da dirci
e quel poco che dicevamo era meglio tacerlo...
Ci siamo lasciati andare
uno di noi per primo si è accorto che non ne valeva più la pena.
Abbiamo disfatto i nostri sentimenti
come il nostro letto...
Abbiamo cambiato abitudini
desideri e voglie...
Non poteva andare peggio
no.
E' che non poteva andare.


UNA VITA, UNA SOLA...
Vorrei non stancarmi mai di te
e sì che potremmo riuscirci.
Potremmo se solo sapessimo evitare d'entusiasmarci per cose scontate
cose che ancora riusciamo a tenere a freno.
C'è qualcosa che mi dice il contrario
a volte è così difficile dimenticare...
Questo tempo non mi da scampo.
Rileggo lettere che vorrei lasciassero le cose così come sono scritte
eternamente contemporanee.
Vorrei non stancarmi mai di questo bene
e poi evitare che quello che sembra non è ciò che sembra.
Vorrei fare a meno di arrangiarmi
me lo vorrei risparmiare
anche se

questo tempo non mi da scampo...

martedì 17 settembre 2013

QUESTA NON E' UNA STORIA SEMPLICE
Continuo a chiedermi
come riuscirò a scampare a tutto questo.
Ecco
è quest'assurdo che non da scampo
che mi lascia in uno stato di perenne mutamento
anche se poi
come sempre
non è mai cambiato niente
restano solo eterni inganni che riempiono i giorni ...
Ne occorre di fantasia per sopravvivere
cerco anche di rimanere a fuoco
ci provo
affannandomi a non essere dimenticato 
da un mondo da dimenticare ...
Se solo i giorni durassero lo spazio di un mattino
tutto sarebbe un po meno complicato
ma ognuno è dentro la sua vita
e tutto il resto inevitabilmente
volutamente
resta sull'uscio.
Non sarebbe male morire all'improvviso
mi risparmierei tutto quello che non ho più
e me ne fregherei alla grande
di tutto anche del dolore di quei pochi
che mi rimpiangerebbero solo il tempo della sepoltura.
Ma niente va come vorrei 
anche il dolore si comporta scorrettamente
mentre continuo a chiedermi
come riuscirò a scampare a tutto questo.

TUTTI I BUONGIORNO CHE HO DAVANTI
Troppi buongiorno questa mattina
ne avrei fatto volentieri a meno
anche perchè non credo sia un buongiorno
ma comunque
mi adeguo malvolentieri a questo cerimoniale.
Ho già scritto e strappato una lettera
a volte mi preoccupo per gente che non scrive
ma poi alla fine 
quando finisco la lettera
quando metto i saluti finali
quando scrivo il mio nome
mi viene da dire:
- Ma andate a cagare ...
E così strappo tutto 
foglio sprecato
inchiostro sprecato
tutto sprecato
anche il tempo ...
Intanto questa primavera tarda a dichiararsi
assomiglia a una di quelle donne che si mantiene sulle sue ...
Quest'è la quarantaseiesima primavera
sorrido
non avendo poi molto di più da fare
oggi poi è anche festa
che assurdità ...
Ho cercato di non essere un prodotto del mio ambiente
senza riuscirci per niente.
Mi guardo intorno
e l'unica cosa che mi viene in mente
è di dire:
-Che cazzo di situazione...
C'è questo sole con i suoi riflessi
con le sue ombre di finestre sbarrate
le guardo
le odio
eppure è una vita che m'inseguono
diventeranno la normalità un giorno
tanto che
quando non ci farò più caso
quando non ci darò più peso
allora vorrà dire che ho bruciato tutto ...
Per oggi c'è da superare oggi
hai visto mai che domani qualcuno si ricorda di me
ma io devo mandare a cagare quasi tutto 
solo così mi saranno meno pesanti
tutti i buongiorno che ho davanti.
TEMPI DURI
Il giorno è finito
inizio così
inizio dalla fine.
Tutto quello che sta fuori di qui mi distrugge
ed io non ho più il coraggio di inventarmi un'altra vita.
Vorrei tante di quelle cose
ma sono così poche quelle che ho
(quando dico poche forse esagero)
che non riesco più a stare dietro a tutto questo niente.
Fuori di quì c'è sempre qualcuno che fa quello che dovresti 
                                           fare tu
mentre quì dentro qualche uomo di talento non può fare
                                         assolutamente niente.
Alla fine è questa la verità
tutto è il contrario di tutto
ci sono epiloghi così tristi
che neanche provo ad immaginarli
e poi tutto questo disinteresse che mi sono procurato ...
Io devo iniziare dalla fine
mentre intanto qualcuno seduto da qualche parte
se la ride di tutto
senza troppa fantasia.
Lascio stare  le cose complicate
faccio quello che posso
quello che so.
Inizio dalla fine
dalla fine di tutto
anche di questa
poesia.

UNA POESIA DA NIENTE
E' un po di tempo che non scrivo niente
sarà l'esasperazione di tutto quest'infattibile
                              sentimento
e questa forse è una poesia da niente ...
Di te
e anche di te
di te anche
non c'è per noi poi tanto da fare
da continuare
l'ho detto
è un po di tempo che non scrivo niente.
Ho la serata già organizzata ...
Mi svuoterò la testa
e poi avrò mille idee senza speranza.
Ho un po di lettere a cui rispondere
ma le lascio in sospeso
ho tempo
tanto
ma poca fantasia
invece a voi il tempo non basta mai
in quanto alla fantasia
ne avete ancora meno di me.
Mi chiedono poesie d'amore
mi chiedono poesie
me le chiedono per donne che non conosco
a questo può ridursi la poesia?
Un uomo senza poesia lo riconosci subito.
A me non resta che ringraziare i miei dei
si i miei dei
perchè un solo Dio non ce l'avrebbe mai fatto a
                        sopportare tutto questo.
Lo so
è un po di tempo che non scrivo niente
e poi scrivo poesie come questa
forse una poesia da niente ...

CINQUE MINUTI ALLE OTTO
Al mattino aspetto ...
Sul tavolo un giornale
un foglio
un libro di poesie
un pacchetto di sigarette
un accendino
un posacenere
una tazza di latte
delle fette biscottate
e un po di disordine...
Faccio colazione.
Il letto è rifatto
cinque minuti alle otto
non ho più tempo per fare molto
ma per tutto il resto
ho tanto di quel tempo ...
Accendo una sigaretta e penso:
-Mia figlia fà un po come gli pare
ha l'età per farlo
sua madre si lamenta
l'ha sempre fatto
invece il mio "amore" sta in silenzio
io parlo da solo
non posso fare altro
e intanto il mondo si sveglia
ed io resterò qui anche oggi
alla ricerca della verità inappellabile
ma tutto mi sfugge
inevitabilmente.

STASERA
Stasera m'accompagna Brahms
me ne sto disteso sulla branda
lo faccio ormai da un po di tempo
da un po di anni.
Quando mi riesce scrivo poesie
non è facile però
non lo è per niente in quest'impresentabile rigore
i miei pensieri non sempre s'adattano
non si lasciano addomesticare
sono fatalmente allappati ai miei desideri.
Gli anni passano
senza poi tanto
passano
ed io mi sento tremendamente in ritardo su tutto questo
                                          tempo.
Provo a rendere accettabile la mia vita
non sempre ne sono capace
quasi mai ad essere sincero.
L'amore manca
manca l'amore
anche quello più leggero
eppure ti propongono di tutto
ma ti negano ogni cosa.
I miei desideri risultano indecenti
esageratamente indecenti
ancor più di quanto lo sia diventato io.
A questo punto
sono dannatamente devastato da tutta questa
                             civiltà.
Un corpo che respira e poco
altro.



mercoledì 21 agosto 2013

NATI L'8 APRILE
Io a questo giorno non ci faccio più caso
ma quando ci penso
lo faccio per te
solo per te che mi fai tacere
ma tu non mi credi
non ci credi.
E' così
è solo così ormai
niente è più vero di tutto quello che ti hanno
                              lasciato credere
sarà per questo
che i miei tormenti non valgono più niente.
Io sono umanamente disumano
tanto disumano
che i miei anni
sono scanditi dal dentro
o fuori
e da un po di quella vita che mi resta da ricordare
eppure
credimi
la mia disumanità
non è certo peggiore di questo miserabile castigo.
A questo giorno non mi è dato pensare
non più come vorrei
i miei tormenti lo sai
non hanno nessun valore
tanto vale restarmene in silenzio
un silenzio a te dovuto
a te che resti
l'unica memoria di questo giorno
credimi.

IL TEMPO CHE ...
Mi lasci bene per un po
il tempo di leggerti (e poi ancora)
il tempo di farmi le mie fantasie ...
il tempo di rispondere
il tempo che più o meno impiega la lettera ad 
                                arrivarti
il tempo che la leggi
il tempo che la rileggi (io lo faccio,sempre)
il tempo che aspetto che tu scriva
il tempo che penso per la tua risposta
il tempo che inizio a chiedere :
- C'è posta ?
Il tempo che mi convinco che ci vuole tempo
il tempo che mi riorganizzo con i pensieri
il tempo che forse mi sbaglio sul tempo
il tempo che inizio a spazientirmi (lievemente)
il tempo che non mi ridà
il tempo che inizio a capire
il tempo che inizio a spazientirmi (sensibilmente)
e chiedo di nuovo:
- Sicuro che non c'è posta?
Il tempo che ci metto ad incazzarmi (ora mi ci vuole più tempo)
il tempo che impiego a ritornare con i piedi in cella
il tempo che realizzo che il tempo se ne frega di me
il tempo che mi rendo conto che i conti non tornano ...
Tutto questo tempo
tra una lettera e l'altra
che a volte vorrei smettere di scrivere
ma mi resta troppo
tanto tempo
per restarmene sprofondato nel tempo
così ti scrivo
e poi per non perdere tempo
strappo la lettera
e scrivo poesie come questa.

COS'E' - COS'ERA?, EPPURE SEMBRAVA CHISSA' COSA
E' un po di tempo che mi sono abituato
la colpa è tua
ma questa scelta è mia
eppure sembrava chissà cosa
aveva tutta l'aria di una sovversione esistenziale
e invece
tutto ciò che non volevamo
ha preso il sopravvento su tutto quello che speravamo.
Io non ho più voglia di rimproverarti niente
non avrebbe senso
sarà che ci abbiamo creduto poco
o forse è che ci siamo preoccupati troppo
non lo so
tu lo sai ?
Alla fine sarà stato che non era così importante
e poi in queste condizioni non c'è scampo...
Alla nostra età si è pacatamente caldi
a quest'età
si è passionari insoddisfatti
insoddisfatti di tutte le passioni che ci siamo regalati
e ancor più delusi da tutte quelle in cui siamo precipitati ...
Ah!
Se l'amore avesse una scadenza naturale
se non ci s'ammalasse d'amore
chissà
chissà cosa ne sarebbe di noi ...
Oggi apri le finestre
io l'ho già fatto
è arrivata la primavera
poi verrà l'estate
come siete belle voi donne d-estate
per me però non ci sono stagioni
il tempo e tutto il resto è fuori scena
chiuso fuori da tutto questo
insieme alla vita
all'amore ...
Eppure sembrava chissà cosa
ma alla nostra età
non c'è più tempo per correggere il tiro
non c'è più spazio per ammalarsi d'amore
forse non ci siamo neanche mai ritrovati
forse ci siamo solo riconsiderati
riconsiderati si
ma è stato soltanto un sottile e impercettibile rimpianto
che si è posato su tutte quelle cose che tu chiami 
                                 coincidenze
e intanto
è arrivata la primavera
e la cenere continua a cadere sui miei fogli.
LOVE GONE WRONG
La luna è così piccola
che sta in un riquadro della rete.
Non è poi così tardi
ma il tempo quì è così misero
che non ci si può aspettare molto.
In testa mi ritorna una frase
mi prende e m'abbandona.
Cerco di recuperare un po di buon senso
mi alzo dalla branda
infilo un pullòver
questo clima autunnale
ha messo a tacere la primavera.
Accendo una sigaretta
i miei occhi continuano a peggiorare
non sono più abituati alle distanze
questa sera sono così vuoti
che sembrano ciotole senza fondo.
Mi torna alla mente quella frase:
- Amore andato a male.

I MOLLI
                           <<Lasciate che vi dica una cosa
                                    ho incontrato uomini in galera
                                    che avevano più stile della gente che
                                    bazzica i college e va alle letture di
                                    poesia>> Charles Bukowski

Cari poeti rivoluzionari
siate alternativi anche sul piano pratico
fate a meno di quelle serate pallose
con letture di poesia
tutte puttanate.
Cari rivoluzionari su carta
ascoltatemi
fate anche dell'altro
l'arte alla fine è una stronzata
una buona poesia
non garantisce la prossima.
Compratevi una pistola
rapinate una banca
che so
sparate sulle palle
o nel culo di qualche capitalista del cazzo.
Esagerate
sconfinate dalle vostre rivoluzioni letterarie
lasciate perdere i proclami poetici
l'indignazione
fate un po d'azione
e poi
se dovesse andarvi male (ci sta anche questo, ci sta)
ci ritroveremo qui
in galera
e allora
solo allora
magari
parleremo anche di poesia


lunedì 29 luglio 2013

LE VECCHIE CARCERI ,HANNO I NOMI DI SANTI
Da qui non vedo più niente
ho di fronte l'edificio della chiesa
e un orto devastato
abbandonato
ci sono anche due arnie
una verde e l'altra gialla
in quella gialla
le api hanno fatto l'unica cosa sensata
sono andate via.
Quì i cancelli della sezione restano aperti
ma io me ne sto chiuso-accostato
sopravvivo al mattino
il mattino va giù come niente
il resto è indigeribile
chissà come passa il tempo degli altri
certo è
che immaginare la vita da quì
più che impossibile
è inutile.
Me ne torno alla finestra ...
ci sono figli che si vergognano dei padri
e padri che non si vergognano di niente
neanche dei figli che li odiano
invece io sono stato un figlio inesemplare
un padre improponibile
e un uomo nel complesso esageratamente scandaloso
per molte e per qualcuna
un puttaniere.
Chissà poi perchè poi tra donne
quando smadonnano una rivale
hanno sempre di fronte una puttanaccia ...
Vado via dalla finestra
continuando a fumare.
In amore gli scritti volano
e gli amplessi restano (chi lo sa) ...
La tv propone moda femminile
abbigliamento improponibile
io non ne capisco
non ne voglio capire
non ho mai desiderato una donna per come vestiva
anzi
per me il bello veniva quando si spogliava.
Va Va
il mattino se ne va
ed io ho scritto abbastanza per oggi.
Cosa c'è di peggio di un anno di carcere?
Due-tre-quattro-cinque-sei-sette-otto-nove
dieci-venti-trent'anni 
e poi?
L'ergastolo
e ancora il rogo
e poi duemila anni di sadica e oscena cristianità.
Rifiuto ogni ricordo
ogni fantasia
mi masturbo con la realtà
che uomo ....

I FIORI DI MIA FIGLIA
Ci sono 20 gradi
e un sole che non vedo.
Ci sono tanti pensieri
e tu
con tutta la vita che mi sono perso.
Ci sono un po di poesie chissà dove
e sempre tu
che credi che io non abbia niente da perdere.
Perdere te credi non sia stato niente?
Tutto quello che io dico
ora non ha valore
il mio dolore
le mie lacrime
non hanno avuto testimoni.
Se solo sapessi ascoltarmi
forse t'accorgeresti che non sono quello che pensi.
Certo
non sono quello che vorresti che fossi
ma se solo m'ascoltassi
non ti vergogneresti così tanto di me.
Sai quanti giorni come questo ho vissuto?
Giorni che non hanno nome
giorni come la distanza che ci siamo dati
giorni che ho scelto per non ferirti
giorni che mi hanno portato a questo giorno.
Quanti giorni ti ho pensato
non mi credi?
Chissà quanti giorni l'hai fatto tu
io ti credo
ma non ce ne siamo accorti.

NON PORTATEMI IN CHIESA
Questa mattina
proprio questa mattina
mi sono svegliato sottraendomi ad ogni immaginazione
facendo a meno anche della speranza.
Me ne sono rimasto a letto
ho acceso una sigaretta
poi
leggendo il libro di Carver
ho trovato queste parole di Milosz:
<<Vincere?Perdere?
Per che fare, se il mondo ci dimenticherà comunque?>>
E infine ho pensato
ho pensato al giorno che non mi sveglierò più.
Da giovane non avevo di questi pensieri
da giovane non avevo tempo.
Ma ora?
Ora non è più così.
La mia vita è quella che è.
E non finirà certo con l'amore.
Ho perso tanto
troppo
e il mondo mi dimenticherà comunque.
Già fatto.
Il paradiso non esiste
e la sensibilità è una facoltà ormai
                       agonizzante.

ED IO DOVEVO DIRTELO
Non è rimasto niente di quel mondo tenero
dannatamente tenero
e fastidioso
incredibile 
fatale.
Solo piccoli ricordi
e noi due
noi due non ancora danneggiati dal futuro.
Io rimpiango tutto quello che non ci siamo fatti
tutto quello che vorrei farti ora
anche se oggi
cerco di dimenticarti,
Tu non sai quante volte ho cercato di rinunciare a te
ma poi non ci riesco
nonostante tutto questo
non ci riesco 
ancora no.
Mi basta che tu mi dica qualcosa
che tu mi regali un dettaglio
ed io torno a credere in te riesco a credere anche nella vita
pur non vivendo affatto.
Tutto questo lo devo a te
capisci.
Ed io dovevo dirtelo.

ECCOMI QUA
                          <<In fondo, si tratta di escogitare un modo
                                 per vivere decentemente in un mondo indecente.>>
                                                               Don Winslow

Eccomi qua
in un pomeriggio insignificante
eccomi ad aspettare niente 
seduto sulla branda a scrivere
guardando questo giorno che la fa finita.
Oggi mi sono svegliato che già conoscevo il finale
non mi preoccupo più neanche d'immaginare i pensieri
                                dei miei cari
oh cari!
Vano tentativo...
Domani
c'è sempre un domani
un domani che va avanti da un po di tempo
settimane-mesi-anni
aspettando che tutto finisca un giorno
(vai a sapere come finisce ...)
sperando di trovare chissà cosa il giorno dopo
ma non trovi più niente
non riconosci più nessuno
niente di tutto quello che per anni avevi pensato
e ripensato
t'accorgi solo che la vita è più puttana che mai.
Eccomi qua
sarà meglio vivere un giorno alla volta
un giorno alla volta mi viene meglio.

QUELLO CHE FACEVO ...
Il mio amico non lo vedo più da anni
eppure viviamo la stessa vita.
Ogni tanto ci penso
lui farà lo stesso
almeno credo.
Penso anche a quando mi chiese d'incontrare due donne.
Una di loro aveva dei problemi
io a quei tempi 
quello facevo
risolvevo problemi ...
Una era di forme generose
l'altra era magra
beveva
pippava
ed era anche stata in galera.
Dopo un po di tempo 
risolsi il problema
poco tempo dopo.
Mi misi con una delle due
era brava in tutto
tanto brava
che mi ha distrutto.